Compagnia
Paolo Papparotto burattinaio
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SIOR TODERO BRONTOLON E SO ZEMEO PANTALON
Sior Todero brontolon è forse la più nota ed amata commedia di Goldoni, interpretata da molte compagnie italiane e da moltissime compagnie venete di teatro dialettale. Amata certamente anche da noi, che non abbiamo dimenticato la straordinaria interpretazione di Cesco Baseggio, che ci fece amare il teatro in gioventù.
La circostanza che i due gemelli Gianmaria e Paolo Papparotto stiano percorrendo parallelamente due attività diverse nell’ambito del teatro, uno come attore ed uno come burattinaio, non è certamente estranea al motivo per cui si sia voluto cercare questa variante curiosa ed inusuale. Infatti la commedia è fortemente ed irriguardosamente modificata rispetto all’originale: pur partendo da Goldoni e dal suo prezioso testo, sono stati cambiati alcuni personaggi (borghesi) con le maschere della Commedia dell’Arte e si è inserito un gemello! Non contenti di questo, un solo personaggio, il protagonista Todero, è un attore in carne ed ossa (Gianmaria), mentre tutti gli altri sono burattini (mossi da Paolo e da Lisa Stella).
Ci siamo divertiti molto a metterlo in scena ed il risultato è sicuramente non convenzionale, fragorosamente divertente e decisamente innovativo.
La storia: c’è aria di matrimonio in casa del vecchio Todero, indiscusso capo di casa , avaro, brontolone ed autoritario. La nipote Zanetta è in età da marito e la madre Marcolina vuole sposarla al ricco e cerimonioso Meneghetto Ramponzoli, giovane di ottima famiglia, ma Todero ha altri piani, ed intende sistemare la figlia con Arlecchino, facchino di casa, al fine di non pagare né dote né servitore. Irrompe inaspettatamente in scena Pantalone, gemello di Todero, appena tornato da lungo viaggio di affari nelle Indie. I due sono assolutamente identici (anche se uno è in carne ed ossa e l’altro è un burattino), ed ambedue sordi come due campane! La cosa si risolverà felicemente, anche se non proprio come da copione, con l’intervento del rintronato Pantalone, dei tre servi (Cecilia, Brighella ed Arlecchino) e dell’ annichilito Pellegrino, padre della sposa. Nella storia si inseriscono inoltre i colombi di piazza S. Marco, vera fissazione di Todero.
Lo spettacolo è per adulti e godibile dai bambini dai sei anni in su.
Sceneggiatura Gianmaria Papparotto
Interventi creativi di Lisa Stella e Paolo Papparotto
Burattini costruiti da Gigio Brunello
Scenografia di Gianni Traversari
Meccanismi di scena Luca Faloppa e Lisa Stella
Durata 75’
Montaggio tre ore, smontaggio due ore
Spazio scenico minimo: larghezza m. 5; profondità m. 5,50 (4+1,50 dietro alla baracca); altezza m. 2,50
carico elettrico minimo: 3kw